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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Byung-Chul Han

La società della stanchezza.

Nuova ediz.

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 20-11-2021 da Akribia
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 20-11-2021 da Akribia
Disponibile in 1 libreria

Rivisitando alcune categorie classiche del pensiero novecentesco, il lavoro di Byung-Chul Han si focalizza con particolare attenzione sul disagio dell'individuo tardo-moderno nella società odierna, caratterizzata dalla prestazione, dalla competizione e, soprattutto, dall'appiattimento delle contraddizioni e dal venir meno della negatività. Le analisi sviluppate nei saggi qui raccolti mettono in luce, nello specifico, come l'ossessione dell'iperattività e la tendenza sempre più forte al multitasking arrivino a produrre disturbi di natura depressiva e nevrotica. Tali espressioni di malessere e di "stanchezza" vengono interpretate come ovvia conseguenza dell'incapacità del soggetto di sostenere i ritmi dell'iperproduzione postcapitalistica in un contesto in cui non esiste più un modello sociale imposto dall'Esterno, dall'Altro, ma è anzi il soggetto stesso ad averlo introiettato. Questa nuova edizione è stata arricchita con l'inserimento di un saggio sul burnout, che Han legge come coincidenza massima di autorealizzazione e autodistruzione, e di un saggio sul tempo, in cui contrappone al tempo profano dell'iperproduzione quello - sacro - della festa e del gioco.

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Editore: Nottetempo

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 130

Formato: BOOK

ISBN-10: 8874527829

ISBN-13: 9788874527823

Data di pubblicazione: 2020

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Rivisitando alcune categorie classiche del pensiero novecentesco, il lavoro di Byung-Chul Han si focalizza con particolare attenzione sul disagio dell'individuo tardo-moderno nella società odierna, caratterizzata dalla prestazione, dalla competizione e, soprattutto, dall'appiattimento delle contraddizioni e dal venir meno della negatività. Le analisi sviluppate nei saggi qui raccolti mettono in luce, nello specifico, come l'ossessione dell'iperattività e la tendenza sempre più forte al multitasking arrivino a produrre disturbi di natura depressiva e nevrotica. Tali espressioni di malessere e di "stanchezza" vengono interpretate come ovvia conseguenza dell'incapacità del soggetto di sostenere i ritmi dell'iperproduzione postcapitalistica in un contesto in cui non esiste più un modello sociale imposto dall'Esterno, dall'Altro, ma è anzi il soggetto stesso ad averlo introiettato. Questa nuova edizione è stata arricchita con l'inserimento di un saggio sul burnout, che Han legge come coincidenza massima di autorealizzazione e autodistruzione, e di un saggio sul tempo, in cui contrappone al tempo profano dell'iperproduzione quello - sacro - della festa e del gioco.

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