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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Giovanna Lombardi

Sciamane, donne che si risvegliano.

Riscopri l'antica dea che è in te

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Inserito il 19-01-2022 da ninaurora
Disponibile in 1 libreria
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Disponibile in 1 libreria

Gli archeologi e gli antropologi moderni hanno trovato innumerevoli reperti che dimostrano come da 25.000 fino a 5.000 anni fa esistesse una società pacifica, matriarcale e matrilineare, che venerava una Dea. Alle donne era permesso esprimere se stesse, occupavano posizioni di rilievo nella società e avevano la completa gestione del proprio corpo e della propria sessualità. Nessun ruolo le schiacciava e le confinava in alienanti gabbie sociali: non esisteva il concetto di coppia, né il matrimonio, né il possesso dell'altro, né, di conseguenza, l'adulterio e le relative penalizzazioni. I figli nascevano spontaneamente e tutta la comunità si faceva carico della loro educazione. In particolare, uomini e donne veneravano la Dea, una sorta di utero primordiale da cui tutto si era originato e che in ogni singola donna s'incarnava. Si riteneva che la donna fosse il legame tra il microcosmo e il macrocosmo, si rispettava e si onorava come espressione della Dea. Cos'è successo? Come si è potuti arrivare a una società in cui gli uomini dettano legge, una legge fatta di sessismo, sopraffazione e guerra? Ci hanno fatto credere che l'unica responsabile della "caduta" sia stata una donna, Eva, che ha osato cogliere il frutto proibito della Conoscenza. Dalle più recenti ricerche emerge invece che i responsabili del cambio di paradigma sono stati proprio quegli uomini che hanno inventato la storia di Adamo ed Eva.

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Editore: Verdechiaro

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 208

Formato: BOOK

ISBN-10: 886623303X

ISBN-13: 9788866233039

Data di pubblicazione: 2017

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Gli archeologi e gli antropologi moderni hanno trovato innumerevoli reperti che dimostrano come da 25.000 fino a 5.000 anni fa esistesse una società pacifica, matriarcale e matrilineare, che venerava una Dea. Alle donne era permesso esprimere se stesse, occupavano posizioni di rilievo nella società e avevano la completa gestione del proprio corpo e della propria sessualità. Nessun ruolo le schiacciava e le confinava in alienanti gabbie sociali: non esisteva il concetto di coppia, né il matrimonio, né il possesso dell'altro, né, di conseguenza, l'adulterio e le relative penalizzazioni. I figli nascevano spontaneamente e tutta la comunità si faceva carico della loro educazione. In particolare, uomini e donne veneravano la Dea, una sorta di utero primordiale da cui tutto si era originato e che in ogni singola donna s'incarnava. Si riteneva che la donna fosse il legame tra il microcosmo e il macrocosmo, si rispettava e si onorava come espressione della Dea. Cos'è successo? Come si è potuti arrivare a una società in cui gli uomini dettano legge, una legge fatta di sessismo, sopraffazione e guerra? Ci hanno fatto credere che l'unica responsabile della "caduta" sia stata una donna, Eva, che ha osato cogliere il frutto proibito della Conoscenza. Dalle più recenti ricerche emerge invece che i responsabili del cambio di paradigma sono stati proprio quegli uomini che hanno inventato la storia di Adamo ed Eva.

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