Cosa accadrebbe se immaginassimo una società realmente inclusiva? Se invece di investire in “adattamenti” posticci per chi non rientra in uno standard imposto, creassimo una realtà più rispettosa di tutti i corpi e dei loro bisogni?
Rebekah Taussig risponde a queste domande e sposta del tutto il nostro punto di vista. Attraverso il racconto della sua vita, l’autrice ci dimostra la pervasività dell’approccio abilista e l’impatto che questo ha sulle persone, con o senza disabilità. Ci ricorda che ciò che abbiamo in comune è un corpo, un corpo che non è (sempre e per sempre) quello immaginario e ideale che ci viene richiesto: ecco perché questo libro ci riguarda tutte.
Taussig, con uno stile confidenziale e spesso ironico, alterna riflessioni profonde ad aneddoti personali, affrontando temi concreti: dalla rappresentazione della disabilità nei media, nei libri e nei film al mondo del lavoro, dalla sessualità alle complicazioni della gentilezza forzata, dagli stereotipi al concetto di indipendenza. L’autrice inoltre pone in relazione femminismo e disabilità, valorizzando un’ottica intersezionale, indispensabile per reimmaginare ciò che ci circonda.
Rebekah Taussig è scrittrice e docente con un dottorato di ricerca in Saggistica creativa e studi sulla disabilità. E’ nata e vive a Kansas City, negli Stati Uniti. Ha tenuto workshop su rappresentazione, identità e comunità dei disabili nell’università del Michigan e del Kansas e al Davidson College.