All’apparenza non potrebbero darsi due persone più diverse tra loro, unite solo dal fatto di percorrere avanti e indietro la stessa spiaggia, per lavoro. Ma l’apparenza, si dice, inganna: e Pape e Lu, i protagonisti di questa storia, hanno tanto da condividere. Pape, nato e cresciuto in Senegal in un quartiere povero della grande città, quand’era venuta al mondo la sorellastra Binette aveva deciso di fare qualcosa per sollevarla dal misero futuro cui era destinata, come le altre donne della famiglia e del loro ceto sociale. E si era arruolato nelle Guardie presidenziali per darle un’istruzione di alto livello e farle poi frequentare la facoltà di Medicina. Binette ha seguito solo in parte il percorso tracciato per lei da Pape, il quale, ormai da anni in Italia come ambulante, non conosce o finge di non conoscere le menzogne che la ragazza gli racconta da Dakar, facendosi passare per medico mentre in realtà lavora in un fast-food. Lu è nata in Vietnam, è diventata Lucia Enrica: cittadina italiana grazie a un’adozione internazionale. Adesso è studentessa universitaria in crisi di identità e incapace di trovare un suo posto nel mondo. Si spaccia per cinese, convinta di saper effettuare massaggi rilassanti dopo aver sbirciato qualche video in rete. I segni del tragico passato di guerra del Paese d’origine che Lu porta fin nel corpo menomato e un viaggio in Vietnam con il padre adottivo le ricordano costantemente, come una condanna, da dove viene. Ma non l’aiutano a capire chi è, né cosa vuole davvero per sé. Cosa succederà quando queste due esistenze, così lontane e insieme così vicine, si incroceranno nella spiaggia lungo cui si trascinano giorno dopo giorno?