I media raccontano quelle che propongono come verità, ma siamo sempre più indotti a chiederci quanto esse siano vicine o lontane dalla realtà. A volte abbiamo l’impressione di trovarci di fronte a forme accentuate di conformismo nella narrazione dei fatti e si affaccia il sospetto che il principio basilare al quale dovrebbero ispirarsi le fonti primarie e secondarie delle nostre informazioni, vale a dire il rispetto della verità sostanziale dei fatti, non sempre resista alla volontà di offrire una versione attenuata o accentuata, o addirittura manipolata, di ciò che è effettivamente accaduto. Il sensazionalismo e la ricerca dello scoop per prevalere sulla concorrenza sono virus sempre in agguato, specie in un momento, come quello attuale, di crisi delle vendite e degli ascolti, e possono fiaccare il senso di responsabilità, pur generalmente prevalente, che è anche prescritto dal Testo Unico dei doveri del giornalista. GiULiA Giornaliste è nata da un gruppo di giornaliste che non si riconoscono nel modo in cui l’informazione racconta, e tratta, le donne. Ritrovate e unite nel settembre 2011 attorno a un Manifesto e un acronimo (GiULiA non è solo un bel nome di donna, sta anche per Giornaliste Unite Libere Autonome). Nel 2012 GiULiA si è costituita in associazione nazionale con sede a Roma, organizzata per realtà territoriali. GiULiA Giornaliste Sardegna è nata il 3 maggio 2017.