Delitto e castigo è uno dei più geniali romanzi russi dell'Ottocento, in cui si raccontano i retroscena di un delitto. Il tormentato protagonista Raskol'nikov è forse uno dei pochi personaggi del romanzo moderno in cui "anima" e "azione", intelligenza e operare, s'identificano in una unità tragica la cui analisi potrebbe continuare all'infinito e non trovare soluzione. Eppure tutta la materia si muove sulla falsariga di quello che lo stesso autore definì, in una lettera al direttore de "Il messaggero russo" Katlòv, "il rendiconto psicologico di un delitto", e infatti questo racconto ha tutte le caratteristiche di un romanzo poliziesco. Ma il suo pregio maggiore è la capacità di rivelare infiniti livelli di lettura e molteplici, continue sfaccettature.