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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Sebastiano Vassalli

La chimera

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 18 librerie
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Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 18 librerie

In un villaggio padano del Seicento, cancellato dalla storia, si consuma la tragica vita di Antonia, strega di Zardino. Dalla nebbia del passato riemergono situazioni e personaggi a volte comici e persino grotteschi, a volte colmi di tristezza.

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Luisa

Mi sento ancora immersa in quelle campagne paludose della "bassa", nelle risaie, nelle "piccole" case e nelle "grandi" chiese.... Un pregio: nudo e crudo, ti trasporta nel tempo e ti lascia lì, a cercare di capire. Un difetto: spesso i fuori tema sono infiniti e ti fanno un pò perdere il filo, ogni minimo dettaglio è sezionato. Un passo che mi ha colpito molto: "L'Europa ha pianto ipocrite lacrime sui neri che lavorarono nei campi di cotone in America e su ogni genere di schiavi, moderni o antichi:ma non ha speso una parola,una sola sui risaroli..nemmeno la chiesa, così prodiga, che curava gli appestati fino in Cina s'è mai accorta della loro esistenza sulla porta di casa..Il lavoro nelle risaie era tra i più disumani che ci fossero mai stati, piegati nell'acqua da buio a buio, spesso battuti come schiavi e sottoposti a ogni genere di disagi"....

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 303

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806129376

ISBN-13: 9788806129378

Data di pubblicazione: 1992

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In un villaggio padano del Seicento, cancellato dalla storia, si consuma la tragica vita di Antonia, strega di Zardino. Dalla nebbia del passato riemergono situazioni e personaggi a volte comici e persino grotteschi, a volte colmi di tristezza.

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Mi sento ancora immersa in quelle campagne paludose della "bassa", nelle risaie, nelle "piccole" case e nelle "grandi" chiese.... Un pregio: nudo e crudo, ti trasporta nel tempo e ti lascia lì, a cercare di capire. Un difetto: spesso i fuori tema sono infiniti e ti fanno un pò perdere il filo, ogni minimo dettaglio è sezionato. Un passo che mi ha colpito molto: "L'Europa ha pianto ipocrite lacrime sui neri che lavorarono nei campi di cotone in America e su ogni genere di schiavi, moderni o antichi:ma non ha speso una parola,una sola sui risaroli..nemmeno la chiesa, così prodiga, che curava gli appestati fino in Cina s'è mai accorta della loro esistenza sulla porta di casa..Il lavoro nelle risaie era tra i più disumani che ci fossero mai stati, piegati nell'acqua da buio a buio, spesso battuti come schiavi e sottoposti a ogni genere di disagi"....

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