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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Cormac McCarthy

Meridiano di sangue

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 29-11-2019 da Maria Agostina
Aggiornato il 10-11-2022 da Maria Agostina
Disponibile in 8 librerie
Inserito il 29-11-2019 da Maria Agostina
Aggiornato il 10-11-2022 da Maria Agostina
Disponibile in 8 librerie

Confine tra Stati Uniti e Messico 1850. Una banda di cacciatori di scalpi lascia dietro di sé una scia di sangue, sullo sfondo di una natura grandiosa e impassibile. Li comanda il corpulento giudice Holden, "enorme, bianco e glabro come un infante smisurato": un predicatore e filosofo dei deserti che trascina con sé una corte di spostati, mezzosangue e reietti armati fino ai denti, in una spirale di ferocia e morte. Con loro c'è anche un ragazzo quattordicenne: sarà quella la sua iniziazione alle spietate leggi del West, tra agguati, lunghe marce, bivacchi desolati e notti di bagordi.

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Recensioni

Cinzia-L

Non è semplice leggere “Meridiano di sangue”. Si dimentica la figura del cowboy alla quale ci ha abituato il cinema e si affronta una cavalcata estenuante da un orrore a un altro attraverso paesaggi allucinati segnati da cadaveri straziati.
Ho interrotto spesso la lettura, perché il racconto dei massacri è più e peggio di una serie di schiaffi, perché – come sempre – McCarthy presenta un mondo esclusivamente maschile, perché le categorie filosofiche di questo romanzo non sono il bene e il male ma il male e l’abiezione assoluta.  Tuttavia, continuo a riprenderlo in mano perché ammaliata mio malgrado dalla potenza della prosa, dal lirismo inaspettato, dallo splendore del paesaggio che balza fuori dalle pagine e si presenta al nostro sguardo come realmente, fisicamente presente.

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Maria Agostina

La contrapposizione tra il bene e il male è, a sorpresa, la contrapposizione tra l'ignoranza e la sapienza, tra "the kid" e "the judge", tra il piccolo ragazzo e l'enorme giudice. Atmosfere violente da film di Tarantino, a tratti psichedeliche come nel sogno dell'agente Dale Cooper, descrizioni magistrali, rendono i personaggi vividi e fissano nella memoria del lettore scene da Oscar come solo i grandi capolavori della letteratura sanno fare. Da leggere con sottofondo musicale di Ennio Morricone.

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Editore: Einaudi

Lingua: Italiano

Numero di pagine: 344

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806184504

ISBN-13: 9788806184506

Data di pubblicazione: 2006

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Confine tra Stati Uniti e Messico 1850. Una banda di cacciatori di scalpi lascia dietro di sé una scia di sangue, sullo sfondo di una natura grandiosa e impassibile. Li comanda il corpulento giudice Holden, "enorme, bianco e glabro come un infante smisurato": un predicatore e filosofo dei deserti che trascina con sé una corte di spostati, mezzosangue e reietti armati fino ai denti, in una spirale di ferocia e morte. Con loro c'è anche un ragazzo quattordicenne: sarà quella la sua iniziazione alle spietate leggi del West, tra agguati, lunghe marce, bivacchi desolati e notti di bagordi.

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Ho interrotto spesso la lettura, perché il racconto dei massacri è più e peggio di una serie di schiaffi, perché – come sempre – McCarthy presenta un mondo esclusivamente maschile, perché le categorie filosofiche di questo romanzo non sono il bene e il male ma il male e l’abiezione assoluta.  Tuttavia, continuo a riprenderlo in mano perché ammaliata mio malgrado dalla potenza della prosa, dal lirismo inaspettato, dallo splendore del paesaggio che balza fuori dalle pagine e si presenta al nostro sguardo come realmente, fisicamente presente.

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La contrapposizione tra il bene e il male è, a sorpresa, la contrapposizione tra l'ignoranza e la sapienza, tra "the kid" e "the judge", tra il piccolo ragazzo e l'enorme giudice. Atmosfere violente da film di Tarantino, a tratti psichedeliche come nel sogno dell'agente Dale Cooper, descrizioni magistrali, rendono i personaggi vividi e fissano nella memoria del lettore scene da Oscar come solo i grandi capolavori della letteratura sanno fare. Da leggere con sottofondo musicale di Ennio Morricone.

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