Lìberos

Libro

La mia Libreria

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le tue informazioni utente.

Accedi ora o registrati


E intanto, mentre non c'eri...

Maria Agostina


Don Chisciotte
Questo mese, 10-05-2025
Il Dottor Živago
Borìs Pasternàk

Durante la lettura è impossibile separare il romanzo dal contesto storico più conosciuto. I personaggi sono dei rappresentanti di oggetti più [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Michael Pollan

Il dilemma dell'onnivoro

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 10-11-2013 da Margherita
Aggiornato il 10-11-2013 da Margherita
Disponibile in 3 librerie
Inserito il 10-11-2013 da Margherita
Aggiornato il 10-11-2013 da Margherita
Disponibile in 3 librerie

Da dove vengono i cibi che ingeriamo? Che cosa stiamo mangiando davvero? Michael Pollan decide di improvvisarsi ''detective del cibo'' per conoscere l'evoluzione e i segreti nascosti dietro quello che si mangia, dal seme al frutto, dalla storia del ''cibo con una faccia'' alla carne lavorata e anatomicamente irriconoscibile. Inizia così una ricerca che lo porta a conoscere varie realtà, dalla produzione industriale a quella dei produttori diretti. Fast food, supermercati, fabbriche, macelli e piccole fattorie diventeranno il terreno della sua instancabile marcia verso la consapevolezza. In questo viaggio pieno di scoperte ma anche di incertezze, Pollan dovrà affrontare molte esperienze che lo metteranno a dura prova, dovrà combattere e accettare compromessi, dovrà forzare la sua indole e imparare a cacciare e a uccidere per nutrirsi. Alla fine però ritroverà la strada di un rapporto diverso con madre natura e sarà in grado di scegliere come comprare, cucinare e mangiare. La sua ricerca si conclude con un menù a quattro portate dove finalmente quello che c'è nel piatto non è più un dilemma ma la storia appena raccontata.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Recensioni

Tintaglia

Quattro diversi pasti scandiscono la scoperta del cibo del giornalista Michael Pollan: un pasto industriale, un pasto biologico industriale, un pasto sostenibile locale, un pasto da cacciatore e raccoglitore: meglio sugellano le varie fasi di un’indagine che lo porta a scoprire davvero cosa viene messo in tavola, dal chicco al prodotto finito, dal cucciolo alla bistecca: attraverso le infinite maniere di trattare dissezionare, modificare, convertire il cibo, Pollan svela che se siamo quello che mangiamo, in realtà non sappiamo cosa siamo, dato che viviamo nell’ignara pressoché assoluta di quello che mettiamo in tavola. E’ così di certo per il pasto industriale, che dal McDonald scende a inglobare la stragrande maggioranza dei prodotti da supermercato, talmente trasformato da mantenere ben poca memoria del materiale di partenza – e insieme coltivato o allevato secondo metodi che, venissero resi noti, indurrebbero la maggior parte della gente a fuggire a gambe levate, nutrimento di colossali industrie ben prima che dell’ignaro cliente; lo è in parte il pasto industriale biologico, che davanti all’occhio acuto di Pollan svela segreti che non avremmo immaginato, squarciando il velo che avvolge la denominazione “biologica”; riflette sui vantaggi e gli svantaggi di allevamento e coltivazione in loco, e sulla sofferenza che l’onnivoro infligge ad altre creature per nutrirsene; e infine torna alle origini, e caccia da sé il proprio pasto. Sebbene alcune degli scenari descritti siano tipicamente americani (penso agli sterminati campi per l’ingrasso del bestiame, alle distese infinite di mais – la pianta che ha vinto, colonizzando il mondo) non si riesce a guardare un supermercato con gli stessi occhi dopo la lettura di questo saggio, appassionante spesso come un romanzo, e capace di scatenare emozioni altrettanto forti: a testimonianza di quanto siamo profondamente legati a quello che mangiamo. Una breve nota finale: l’edizione è piacevolissima da tenere in mano, e le informazioni presentate con la chiarezza impeccabile tipica degli anglosassoni; una nota di merito in più all’editore, per quanto mi riguarda, va per l’aver tenuto il prezzo assolutamente accessibile, cosa che non si può purtroppo dire dell’edizione per adulti. Perché commento il prezzo, cosa che faccio raramente? Perché credo che sia importante diffondere questo libro fra i ragazzi, nelle scuole, nelle biblioteche: in un’epoca di disturbi alimentari striscianti come la nostra conoscere è il primo modo per raggiungere consapevolezza, ed evitare le mille e più trappole che il cibo ci tende.

Valuta la recensione

Mony76

Questo interessantissimo libro di Michael Pollan (in versione Young Adult) ci presenta quattro pasti, attraverso quattro catene alimentari diverse, illustrate in modo sapiente dall’autore, nonché provate di persona. I 4 pasti sono derivanti dalle seguenti catene: industriale; industriale biologico; sostenibile locale (anche rinominata “oltre il biologico”) e fai-da-te (caccia, raccolta e coltivazione diretta). Che dire: sicuramente non è un libro-denuncia, né tanto meno un libro di critiche, ma si limita ad esporre i fatti nudi e crudi, la realtà che circonda il cibo e tutta la filiera dal produttore al consumatore. Il suo obiettivo non è assolutamente denigrare una catena o esaltarne un’altra comparandole, ma semplicemente renderci consapevoli di ciò che mangiamo. Veramente ciò che crediamo di mangiare lo è? Siamo sicuri che ci faccia bene una cosa piuttosto che un’altra? O perlomeno che non ci faccia male? Bene, Michael Pollan ci guida in un viaggio affascinante attraverso il cibo e la sua produzione, fino al consumatore, e scopriremo tutti i segreti dei nostri pasti. Assolutamente consigliato.

Valuta la recensione

Editore: Giunti

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 352

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8809746074

ISBN-13: 9788809746077

Data di pubblicazione: 2011

Devi effettuare l'accesso per tracciare questo libro.

Accedi ora o registrati


Chi lo ha letto

Nessun utente ha letto questo libro

Chi lo sta leggendo

Nessun utente sta leggendo questo libro

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Michael Pollan

Il dilemma dell'onnivoro

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 10-11-2013 da Margherita
Aggiornato il 10-11-2013 da Margherita
Disponibile in 3 librerie
Inserito il 10-11-2013 da Margherita
Aggiornato il 10-11-2013 da Margherita
Disponibile in 3 librerie

Da dove vengono i cibi che ingeriamo? Che cosa stiamo mangiando davvero? Michael Pollan decide di improvvisarsi ''detective del cibo'' per conoscere l'evoluzione e i segreti nascosti dietro quello che si mangia, dal seme al frutto, dalla storia del ''cibo con una faccia'' alla carne lavorata e anatomicamente irriconoscibile. Inizia così una ricerca che lo porta a conoscere varie realtà, dalla produzione industriale a quella dei produttori diretti. Fast food, supermercati, fabbriche, macelli e piccole fattorie diventeranno il terreno della sua instancabile marcia verso la consapevolezza. In questo viaggio pieno di scoperte ma anche di incertezze, Pollan dovrà affrontare molte esperienze che lo metteranno a dura prova, dovrà combattere e accettare compromessi, dovrà forzare la sua indole e imparare a cacciare e a uccidere per nutrirsi. Alla fine però ritroverà la strada di un rapporto diverso con madre natura e sarà in grado di scegliere come comprare, cucinare e mangiare. La sua ricerca si conclude con un menù a quattro portate dove finalmente quello che c'è nel piatto non è più un dilemma ma la storia appena raccontata.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Recensioni

Tintaglia

Quattro diversi pasti scandiscono la scoperta del cibo del giornalista Michael Pollan: un pasto industriale, un pasto biologico industriale, un pasto sostenibile locale, un pasto da cacciatore e raccoglitore: meglio sugellano le varie fasi di un’indagine che lo porta a scoprire davvero cosa viene messo in tavola, dal chicco al prodotto finito, dal cucciolo alla bistecca: attraverso le infinite maniere di trattare dissezionare, modificare, convertire il cibo, Pollan svela che se siamo quello che mangiamo, in realtà non sappiamo cosa siamo, dato che viviamo nell’ignara pressoché assoluta di quello che mettiamo in tavola. E’ così di certo per il pasto industriale, che dal McDonald scende a inglobare la stragrande maggioranza dei prodotti da supermercato, talmente trasformato da mantenere ben poca memoria del materiale di partenza – e insieme coltivato o allevato secondo metodi che, venissero resi noti, indurrebbero la maggior parte della gente a fuggire a gambe levate, nutrimento di colossali industrie ben prima che dell’ignaro cliente; lo è in parte il pasto industriale biologico, che davanti all’occhio acuto di Pollan svela segreti che non avremmo immaginato, squarciando il velo che avvolge la denominazione “biologica”; riflette sui vantaggi e gli svantaggi di allevamento e coltivazione in loco, e sulla sofferenza che l’onnivoro infligge ad altre creature per nutrirsene; e infine torna alle origini, e caccia da sé il proprio pasto. Sebbene alcune degli scenari descritti siano tipicamente americani (penso agli sterminati campi per l’ingrasso del bestiame, alle distese infinite di mais – la pianta che ha vinto, colonizzando il mondo) non si riesce a guardare un supermercato con gli stessi occhi dopo la lettura di questo saggio, appassionante spesso come un romanzo, e capace di scatenare emozioni altrettanto forti: a testimonianza di quanto siamo profondamente legati a quello che mangiamo. Una breve nota finale: l’edizione è piacevolissima da tenere in mano, e le informazioni presentate con la chiarezza impeccabile tipica degli anglosassoni; una nota di merito in più all’editore, per quanto mi riguarda, va per l’aver tenuto il prezzo assolutamente accessibile, cosa che non si può purtroppo dire dell’edizione per adulti. Perché commento il prezzo, cosa che faccio raramente? Perché credo che sia importante diffondere questo libro fra i ragazzi, nelle scuole, nelle biblioteche: in un’epoca di disturbi alimentari striscianti come la nostra conoscere è il primo modo per raggiungere consapevolezza, ed evitare le mille e più trappole che il cibo ci tende.

Valuta la recensione

Mony76

Questo interessantissimo libro di Michael Pollan (in versione Young Adult) ci presenta quattro pasti, attraverso quattro catene alimentari diverse, illustrate in modo sapiente dall’autore, nonché provate di persona. I 4 pasti sono derivanti dalle seguenti catene: industriale; industriale biologico; sostenibile locale (anche rinominata “oltre il biologico”) e fai-da-te (caccia, raccolta e coltivazione diretta). Che dire: sicuramente non è un libro-denuncia, né tanto meno un libro di critiche, ma si limita ad esporre i fatti nudi e crudi, la realtà che circonda il cibo e tutta la filiera dal produttore al consumatore. Il suo obiettivo non è assolutamente denigrare una catena o esaltarne un’altra comparandole, ma semplicemente renderci consapevoli di ciò che mangiamo. Veramente ciò che crediamo di mangiare lo è? Siamo sicuri che ci faccia bene una cosa piuttosto che un’altra? O perlomeno che non ci faccia male? Bene, Michael Pollan ci guida in un viaggio affascinante attraverso il cibo e la sua produzione, fino al consumatore, e scopriremo tutti i segreti dei nostri pasti. Assolutamente consigliato.

Valuta la recensione

Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

Liquida, festival di letteratura giornalistica