#altrocheAmazon, la fionda dei librai contro Golia
Pubblicato il 22-10-2014
Facciamo un esperimento: provate a digitare sul motore di ricerca di Amazon, o di un altro sito di vendita online a piacere, "non mi ricordo autore né titolo ma è la storia di una donna pazza d'amore che alla fine si butta sotto un treno". Se non l'avete riconosciuto, noi non ve lo diciamo, che libro è, ma un vero libraio sì che ve lo sa dire*.
Questa è una di quelle cose che potete permettervi di fare in libreria, e non potete permettervi di fare in un sito web (neanche Google risponde, provare per credere). Bene, tutto quello che la libreria vi dà e Amazon no viene ora etichettato e così censito da librerie ma anche da tanti lettori che aderiscono alla campagna #altrocheAmazon.
Poteva non aderire Lìberos?
L’idea iniziale l’ha avuta la Libreria All’Arco di Reggio Emilia, fatta di librai che non si piangono addosso per la crisi, che non abbassano la saracinesca perché “le multinazionali con i super sconti ci stanno massacrando” e soprattutto che hanno capito che ogni sfida è possibile: basta ragionare in modo brillante, e soprattutto essere uniti. L’iniziativa si chiama #altrocheamazon e rivendica il valore insostituibile della libreria fisica contro la fagocitante superpotenza di Jeff Bezos. Certo, Amazon vi fa lo sconto (purtroppo non siamo in
Francia), il libro vi arriva a casa dopo due giorni (se volete sapere
come...) e tutto senza che voi dobbiate mettere il naso fuori di casa... Sembra imbattibile, vero? Bene. I
librai rispondono così.
Vi ricordate quando siete entrati in libreria con solo il vago ricordo di una copertina con una gabbietta per uccelli e il vostro libraio di fiducia vi ha sorriso e messo in mano “L’ultima riga delle favole” di Gramellini? E credo che vi ricorderete che
nella libreria fisica, se siete indecisi se è meglio De Giovanni o Malvaldi da regalare alla vostra amica appassionata di gialli, non vi trovate di fronte un arido
algoritmo del tipo “chi ha acquistato x ha comprato anche y”, ma il libraio che vi dice: “se è per una donna, vuoi mettere gli occhi verdi del commissario Ricciardi???”.
Insomma, per farla breve: sui social network vedrete comparire sempre più spesso l’hashtag #altrocheamazon. I librai lo utilizzeranno per segnalare presentazioni, eventi, aperitivi in libreria, incontri, laboratori per bambini e tutto quello che in virtuale non potrete trovare. Decidete poi voi se vale la pena uscire di casa o stare davanti a uno schermo.
Ci saranno anche tanti scrittori, che devono gran parte del loro successo ai buoni librai, a darne testimonianza in questo modo.
Noi che siamo la comunità dei lettori, però speriamo che siate proprio voi a far diventare #altrocheamazon un trend topic, come si dice su Twitter, e soprattutto un grande coro che dice che No, alle nostre librerie non intendiamo rinunciare!
*E se l'avete riconosciuto, non scrivetelo: rovinereste la lettura di uno dei libri più belli di sempre ai fortunati che ancora non l'hanno letto.
Ecco la lista delle librerie aderenti:
Libreria All’Arco (Reggio Emilia)
Libreria Ponte sulla Dora (Torino)
Libreria Alfabeta (Lugo, RA)
Libreria Volare (Pinerolo, TO)
Libreria Rinascita (Empoli),
Libreria Rinascita (Ascoli Piceno)
Libreria Koiné (Sassari)