Mercoledì 06 novembre 2024
Ore 18:30 Ex-Ma.Ter, via Zanfarino, angolo via Duca degli Abruzzi
Il Comune di Codrongianos e Lìberos presentano
La scomparsa dei colori
di e con Luigi Manconi
in dialogo con Daniela Scano e Giuseppe Mascia
Letture di Caterina Corbi
La scomparsa dei colori
Diventare cieco è un'esperienza drammatica. Significa il consumarsi dei rapporti con il mondo, con le sue misure e i suoi colori, con le sue promesse e le sue sorprese. E significa l'affaticarsi delle relazioni con gli altri e con le cose: le carezze che non giungono a segno e i bicchieri che cadono, l'impossibilità di scrivere una dedica o quella di decifrare un volto. Nel corso di oltre quindici anni, Luigi Manconi – sociologo e militante politico – è passato da una forte miopia all'ipovisione, alla cecità parziale e infine a quella totale. La sua è dunque la storia di una perdita e di una lenta discesa in un buio che non è tuttavia «un calamaio di compatta cupezza», perché «la cecità non è nera. È lattiginosa, a tratti caliginosa. E, talvolta, rivela sprazzi perfino luminescenti». Questo libro è la testimonianza di un percorso di coscienza e conoscenza e il racconto di un mondo nuovo pieno di echi: i suoni di una partita di basket, le note di una canzone, la voce che detta un testo o che dà un comando a un'assistente vocale o quella dell'attore che legge un audiolibro. E le sensazioni tattili: il calore del sole sulla pelle, mani che sfiorano i muri per orientarsi, prese incerte sugli oggetti, tibie che urtano contro gli spigoli. E soprattutto i ricordi, perché alla perdita della vista si accompagnano le peripezie della memoria: le premonizioni dell'adolescenza e i volti che rimangono uguali a com'erano trent'anni fa. E ancora: cosa vede chi non vede? Nella narrazione di Manconi c'è sia la lusinga della disperazione («il problema di buttarmi o no dalla finestra») sia una costante vena di umorismo, ironia e autoironia. C'è l'accettazione dei limiti imposti dal destino e un elogio della lotta: l'antidoto alla cecità, «che è innanzitutto immobilità», è proprio la lotta, «il movimento che raccoglie e mobilita energie, che produce conoscenza, che persegue mete, che esercita intelligenza».
Luigi Manconi, già docente di Sociologia dei fenomeni politici e presidente della Commissione per i diritti umani del Senato, è stato parlamentare per tre legislature e sottosegretario alla Giustizia. È stato il primo Garante dei diritti delle persone private della libertà per il Comune di Roma. Nel 2001 ha fondato A Buon Diritto onlus, che tuttora presiede. Tra i suoi libri: Poliziotto Sessantotto. Violenza e democrazia (con G. Lettieri), Il Saggiatore 2023; Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un poco credente (con V. Paglia), Einaudi 2021; Per il tuo bene ti mozzerò la testa. Contro il giustizialismo morale (con F. Graziani), Einaudi 2020. È editorialista de «la Repubblica».
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Evento realizzato con il contributo di:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Fondazione di Sardegna
Comune di Codrongianos
con il patrocinio del Comune di Sassari e in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari e la libreria Koinè Ubik di Sassari
Ex-Ma.Ter, via Zanfarino, angolo via Duca degli Abruzzi. Sassari
Mercoledì 06 novembre 2024
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